Questo è l’incipit di un corso dedicato alle Migrazioni. Sarà – per così dire – un corso-percorso lungo due anni.
Lo abbiamo significativamente chiamato, nella sua prima annualità, Parole che camminano. Si tratta, infatti, di un glossario essenziale e ragionato (pertanto, non solo glossario e neppure troppo essenziale).
Lo studio delle parole sarà la via maestra per esplorare il tema da molteplici prospettive: sociale, culturale, giuridica ed economica. Il focus iniziale sarà su Migrante, un termine-ombrello che comprende tanto l’immigrato, colui che arriva, quanto l’emigrante, colui che parte.
Le parole non sono mai neutre e, specialmente in questa materia, rappresentano un terreno insidioso. Con questa responsabilità, ci accingiamo ad usare le parole quale veicolo di contenuti, nell’esplicito disegno di superare pregiudizi, stereotipìe, luoghi comuni, informazioni fake.
Il Noi è riferito ad un team costituito da Annamaria Robibaro e Piergiorgio Masala, coautori dei testi, e Vivaldo Moscatelli, che ci ha fornito gli strumenti per il graphic design.
Perché è decisivo partire dalle parole? Perché il linguaggio è il “vestito” delle cose. La rappresentazione di qualunque fenomeno impone una forma corretta. Altrimenti, la realtà viene, di volta in volta, nascosta mistificata, travisata. In questo lavoro, che vuole essere di indagine scientifica, nessun approccio predicatorio, nessuna devozione al politicamente corretto, nessuna tesi preconfezionata. Le parole saranno accompagnate da numeri, statistiche, grafici. Parleranno anche e soprattutto quelli.
Il contesto è chiaro: un corso di educazione civica. Pesano tanto il sostantivo quanto l’aggettivo. Educazione è per noi suggerire piste, stimoli, costruire pensiero. Civico attiene alla relazione dell’individuo con l’altro, specie con chi ha una storia diversa dalla propria. È parola con un naturale contenuto collettivo, sociale e inevitabilmente negoziale, nel senso della sintesi fra bisogni propri e altrui. Dunque non esiste un terreno più fertile delle migrazioni per educare al civismo.
Avrai un docente che ti accompagnerà nel percorso. Potrai rivolgerti al tutor anche solo per chiarimenti, feedback sui test di verifica degli apprendimenti, sollecitazioni, proposte migliorative. Anche il nostro corso è in cammino. Come i migranti. Ora sei pronto per cominciare.