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CORSO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE ED AL BENESSERE, un problema di sempre ed un diritto di tutti, per tutte le età, strettamente legato alla educazione civica e trasversale alle discipline, che rientra negli obiettivi 2 e 3 dell’Agenda 2030.

Finalità del corso è quella di sensibilizzare gli studenti ad una alimentazione sana ed equilibrata, incentivandoli verso scelte alimentari consapevoli e promovendo stili alimentari corretti che, insieme all’attività fisica, concorrono a determinare uno stato di salute e benessere della persona.

Il cibo che mangi può essere o la più sana e potente forma di medicina o la più lenta forma di veleno” - Ann Wigmore


L'obiettivo del modulo è di evidenziare come l'acqua, risorsa essenziale per la vita in tutte le sue forme,  pur riconosciuta come un diritto umano, ancora rappresenti un grave problema per estese zone della Terra e per questo inserita in ben due Goals dell'Agenda 2030.  

Esamineremo, oltre alle caratteristiche chimico-fisiche di questa straordinaria molecola e la sua distribuzione sul nostro pianeta, in modo particolare il Goal 6 dell'Agenda 2030. 

Benvenuti a questo corso sulla sostenibilità ambientale, argomento strettamente legato all'educazione civica e trasversale ad altre discipline che state studiando. 

In particolare parleremo di ambiente, di sviluppo sostenibile, approfondendo il global warming.

La crisi ambientale è uno dei problemi più urgenti per il genere umano: il riscaldamento globale incrementa le migrazioni e le guerre. 


Sin dall'antichità la guerra, le battaglie, le gesta eroiche dei soldati hanno avuto uno spazio di grandissimo rilievo nella produzione artistica delle civiltà di tutto il mondo, in modo particolare in Occidente. Il corso, soffermandosi più specificatamente sull'analisi della produzione artistica di alcuni grandi protagonisti attivi tra Otto e Novecento, intende ripercorrere le differenti posizioni assunte nei confronti di conflitti e violenze, individuando aspetti purtroppo facilmente ricollegabili al contesto storico attuale.

Questo è l’incipit di un corso dedicato alle Migrazioni. Sarà – per così dire – un corso-percorso lungo due anni.

Lo abbiamo significativamente chiamato, nella sua prima annualità, Parole che camminano. Si tratta, infatti, di un glossario essenziale e ragionato (pertanto, non solo glossario e neppure troppo essenziale).

Lo studio delle parole sarà la via maestra per esplorare il tema da molteplici prospettive: sociale, culturale, giuridica ed economica. Il focus iniziale sarà su Migrante, un termine-ombrello che comprende tanto l’immigrato, colui che arriva, quanto l’emigrante, colui che parte.

Le parole non sono mai neutre e, specialmente in questa materia, rappresentano un terreno insidioso. Con questa responsabilità, ci accingiamo ad usare le parole quale veicolo di contenuti, nell’esplicito disegno di superare pregiudizi, stereotipìe, luoghi comuni, informazioni fake.

Il Noi è riferito ad un team costituito da Annamaria Robibaro e Piergiorgio Masala, coautori dei testi, e Vivaldo Moscatelli, che ci ha fornito gli strumenti per il graphic design.

Perché è decisivo partire dalle parole? Perché il linguaggio è il “vestito” delle cose. La rappresentazione di qualunque fenomeno impone una forma corretta. Altrimenti, la realtà viene, di volta in volta, nascosta mistificata, travisata. In questo lavoro, che vuole essere di indagine scientifica, nessun approccio predicatorio, nessuna devozione al politicamente corretto, nessuna tesi preconfezionata. Le parole saranno accompagnate da numeri, statistiche, grafici. Parleranno anche e soprattutto quelli.

Il contesto è chiaro: un corso di educazione civica. Pesano tanto il sostantivo quanto l’aggettivo. Educazione è per noi suggerire piste, stimoli, costruire pensiero. Civico attiene alla relazione dell’individuo con l’altro, specie con chi ha una storia diversa dalla propria. È parola con un naturale contenuto collettivo, sociale e inevitabilmente negoziale, nel senso della sintesi fra bisogni propri e altrui. Dunque non esiste un terreno più fertile delle migrazioni per educare al civismo.

Avrai un docente che ti accompagnerà nel percorso. Potrai rivolgerti al tutor anche solo per chiarimenti, feedback sui test di verifica degli apprendimenti, sollecitazioni, proposte migliorative. Anche il nostro corso è in cammino. Come i migranti. Ora sei pronto per cominciare.


Questo Corso online (MOOC) è frutto della passione civica di due docenti del Liceo linguistico "J. Joyce": A. Barberi e V. Di Cesare, rispettivamente docente di diritto e storia e filosofia. Abbiamo voluto costruire un approfondimento storico-giuridico- filosofico sull'ONU: l'Organizzazione delle Nazioni Unite, istituzione internazionale, sorta in un momento particolare della storia universale, come reazione alle atrocità cui il mondo aveva assistito durante i due conflitti mondiali, e che intendeva adoperarsi con tutte le forze ed i mezzi possibili per la realizzazione di un sistema globale di  pace giustizia ed eguaglianza tra gli esseri umani.

Siamo convinti, infatti, che se nel passato l'ONU sia nata come risposta a conflitti devastanti, oggi questa istituzione internazionale rivesta un ruolo sempre più determinante ed urgente nella implementazione di tutti quegli strumenti che possono concorrere alla costruzione della pace nel mondo.

Pensiamo, dunque, che sia di fondamentale importanza promuovere nei nostri studenti la conoscenza di questi contenuti, perché essa possa tradursi in competenze di cittadinanza consapevole e globale.


Al giorno d’oggi “macchedavero” è quasi divenuto un sostantivo singolare; comunque è una specie di avverbio col quale esprimiamo incredulità ma anche il senso della piacevole sorpresa.

Lo usiamo in tante situazioni ma uno dei momenti in cui “macchedavero” sale “al top” della sua potenza è quello in cui reagiamo ad una notizia, soprattutto se la leggiamo sui social...

Quante notizie ci appaiono belle! Guarda un po’... Alcune rispecchiano proprio quello che pensavamo anche noi! Altre notizie sono terribili! Però è importante conoscerle e condividerle… anzi è giusto! Perché noi dobbiamo sapere!

Insomma: se anche “macchedavero” non esce direttamente dalla nostra bocca, però è lì: lo abbiamo pensato e si è concretizzato nel nostro cervello con una potenza incredibile.

Facciamo un po’ più di difficoltà a passare dal “macchedavero” al “saràvero”. Anzi il povero “saràvero” cerca di salire alle altezze del cugino “macchedavero” ma troppo spesso rimane solo un accumulo di parole senza troppo fascino.

Ma se continuate a navigare nella nostra proposta, cercheremo di dimostrarvi che chiedersi se qualcosa è vero, può essere veramente appassionante e interessante, soprattutto è necessario in un’epoca in cui le false verità abbondano.

Ve lo assicuriamo, davvero!


This course is designed only to help first year students of SOCIOLOGY IGCSE complete UNIT 2.

There are video with recorded live lessons, exercises and materials

THE FINAL MOCK MUST BE UPLOADED ON CLASSROOM